Lettere anonime: come scoprire chi l’ha scritta (e gli effetti su chi le riceve)

La Perizia grafica giudiziaria su lettere anonime (o perizia calligrafica) ha l’obiettivo di scoprire chi ha scritto ed inviato la lettera anonime. Spesso con messaggi denigratori, minacce o avvertimenti, la lettera anonima produce effetti molto negativi su chi la riceve, che si sente vittima di attacchi ingiustificati e indifeso nel non conoscere chi sia il mittente.

a cura della dr.ssa Annarosa Pacini, grafologia forense, divulgatrice scientifica, autore

Le lettere anonime sono spesso scritte a mano, e chi le riceve ha, spesso, dei sospetti su chi possa essere il mittente. Da un lato, c’è il desiderio di giustizia, di scoprire chi è l’autore del messaggio così da poter reagire, anche tramite vie legali. Dall’altro, un sottile disagio che, secondo il carattere di chi è l’oggetto di queste non gradite attenzioni, con il tempo può trasformarsi in rabbia o ansia.
In ogni caso, è sempre meglio indagare. Dietro una lettera anonima, soprattutto se portatrice di avvertimenti o minacce, c’è sempre una persona che si sente nemica, ed è quindi nel pieno diritto di chi le riceve, indagare, per scoprire di chi si tratti. È il Grafologo giudiziario che, attraverso una perizia grafica giudiziaria, può risalire all’autore del testo, e far sì che giustizia trionfi.

Cos’è una lettera anonima e come scoprirne il mittente

“Come scoprire chi ti manda una lettera anonima, con grafia camuffata” è la domanda di Anna a cui rispondo in questo articolo.

Cos’è una lettera anonima? È un messaggio che una persona che desidera rimanere ignota invia ad un’altra. Attraverso lettere anonime arrivano minacce, lamentele, insulti, offese, indirizzati ad un membro della famiglia, che magari parlano di un altro componente, fino a casi legati a crimini gravi, per depistare o, al contrario, fornire informazioni. Si pensi al cosiddetto “mostro di Foligno”, che inviò egli stesso lettere anonime scritte con il normografo.

Indagare scritti anonimi per risalire all’autore

Anche se si parla di “lettera” anonima, le scritte anonime possono essere apposte ovunque –  ti cito degli esempi da casi veri –: scritte anonime sulle pareti di casa, sulla cassetta postale, su porte di locali pubblici con tanto di dati personali altrui, sulle portiere dell’automobile del destinatario, sulla pavimentazione di un vialetto, e poi, sui più consueti fogli o pezzi di carta, che vengono inviati tramite posta tradizionale o fatti trovare, ad esempio, sotto il tergicristallo, nei pressi dell’abitazione o sul posto di lavoro. A volte, brevi, altre volte, lunghissimi.

Scritture anonime: perchè il “camuffamento” non funziona

Poiché chi invia un messaggio di questo tipo ha una qualche consapevolezza del fatto che sta compiendo un gesto, per lo più, non proprio lodevole, di solito, scrive in stampatello, se non addirittura, usando un normografo, nel tentativo di “anonimizzare” ancor più la propria scrittura.

Anna, nella sua domanda, ha introdotto proprio questo elemento: “grafia camuffata”. Come viene camuffata? Attraverso l’alterazione della propria scrittura naturale e spontanea, dissimulando o imitando, trattenendo gesti abituali e cercando di creare forme artificiose. Ma, è bene ricordarlo, il gesto grafico porta con sé caratteristiche identificative uniche.

Per scoprire l’autore di una lettera anonima, bisogna avere almeno un’idea di massima su chi possa essere, perché si parla di “analisi e comparazione”, e la comparazione può essere fatta soltanto se ci sono scritti comparabili. In casi che ho seguito, è stato poi necessario raccogliere molti saggi grafici, per la spinta che spesso l’autore di uno scritto anonimo ha nel cercare di alterare la propria grafia. Quello che altera sono elementi di cui è consapevole. Perciò “camuffa” il camuffabile.

Ma il gesto grafico, la dinamica di movimento, i contrassegni identificativi, quelli non può camuffarli, perché non li conosce.

L’importanza delle scritture di comparazione per confrontare gli scritti anonimi con le grafie dei presunti autori

Certo è che per una comparazione adeguata, occorrono i giusti comparativi, in qualità e quantità. Molto dipende dalle caratteristiche distintive, dalla lunghezza del testo, dalla portata degli elementi identificativi: così, in un caso che ho seguito, la presenza di due elementi identificativi rari e di elevato valore ha consentito di identificare con certezza l’autore. In altri casi, per la brevità del documento o la mancanza di comparativi, non sempre è stato possibile arrivare ad un parere definitivo.

Perchè non sentirsi vittime di una lettera anonima, sempre indice di debolezza, e non di forza

C’è un tema che coinvolge molto le persone che sono oggetto di lettere anonime, che provano sentimenti di angoscia e paura, o rabbia e desiderio di rivalsa, trovandosi ad essere oggetto di attenzione cattive, non richieste, senza poter reagire, e, spesso, con dubbi che gli autori possano essere anche persone vicine, di cui si fidano ed a cui sono legate. Non tutti riescono ad esprimere in modo chiaro, leale e diretto il proprio sentire, e a volte, una lettera anonima sembra un modo per dare sfogo a ciò che si prova. Chiaramente, non è un modo giusto.

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