Scarabocchi e significati: grandezza e tratto. Come l’analisi grafologica, anche l’analisi degli scarabocchi può rivelare molto di noi. Scarabocchi fatti mentre si parla al telefono, per allentare la tensione sul lavoro, mentre si ascolta un relatore o un insegnante oppure, semplicemente, persi dietro al corso dei nostri pensieri. Tra gli elementi da osservare, vi sono la grandezza e il tratto: più forte, più leggero, incerto o insistente, ogni gesto grafico è sempre e comunque un messaggio.
a cura della dr.ssa Annarosa Pacini
Nell’immagine che vedete nella pagina, abbiamo scelto alcuni scarabocchi esemplificativi, per quanto riguarda la grandezza e il tratto:
– scarabocchi di piccole dimensioni e ripetuti, indicano un’attitudine all’approfondimento e la capacità di non trascurare il particolare, che può diventare, però, anche eccesso di perfezionismo o pignoleria. Talvolta, può indicare che ci troviamo in un momento in cui una situazione, che può essere positiva o complicata, ha per noi una valenza particolarmente significativa, e vorremmo trovare la soluzione giusta;
– scarabocchi grandi, che occupano molto spazio, indicano una personalità che tende a “farsi vedere”. I motivi possono essere diversi: dall’estroversione spontanea ad un eccesso di considerazione di sé, da un comportamento invadente ma capace di autoregolarsi, ad un comportamento autoritario;
– tratto forte e ripassato: il tratto è legato all’energia. Quindi, una persona con una buona resistenza psicofisica avrà un tratto più pesante di chi, invece, si stanca facilmente. Questo nulla ha a che vedere con le capacità individuali. Non è detto che riuscire a cucinare un pranzo per tre ore di fila, invece che prepararlo in più volte, così da stancarsi meno, o studiare un libro tutto d’un fiato, invece che in varie sessioni, faccia di noi persone più abili o più preparate. Caratteristiche che non possono essere rivelate da un semplice scarabocchio;
– viene da sé che un tratto esile e delicato rimandi ad una struttura che ha a disposizione meno energia, sia da un punto di vista muscolare, quindi fisico, che psicologico. Ma non è detto che non riesca a ricaricarsi o che non abbia altre risorse a cui attingere.
Infine, il tratto angoloso indica un temperamento più reattivo, come condizione dell’essere o anche semplicemente a livello aspirazionale, così come un tratto curvilineo indica un temperamento più conciliante, o semplicemente un desiderio di maggiore armonia.
Per concludere, se anche voi appartenete alla schiera di chi, scoprendosi a scarabocchiare, si accorge di farlo con piacere, sappiate che, secondo recenti studi, lo scarabocchio aiuta la mente a pensare ed a focalizzare meglio. Perciò, buono scarabocchio a tutti!